Utilizzo del CIN su targhe, targhette e insegne per locazioni brevi.
A partire dal 1° settembre 2024, ci sono stati alcuni cambiamenti significativi riguardo il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture turistiche in Italia, rispetto al 2023. Questi aggiornamenti riflettono l’evoluzione normativa e i nuovi requisiti imposti per garantire una maggiore trasparenza e sicurezza nel settore degli affitti brevi e delle strutture ricettive.
Nel 2024, l’obbligo di esporre il CIN è stato esteso a un numero più ampio di piattaforme e modalità. Oltre a essere necessario su piattaforme di prenotazione come Airbnb, Booking, siti web ufficiali e canali social, il CIN deve essere ora obbligatoriamente esposto su targhe, targhette e insegne all’esterno della struttura. Questo articolo si concentra sull’utilizzo del CIN su targhe, targhette e insegne per locazioni brevi come bed and breakFast, case vacanze, appartamenti turistici, con particolare attenzione allo stile, al tipo di font da adoperare e al posizionamento.
Prima di esaminare i vari cambiamenti, è utile fare una breve introduzione sul Codice CIN.
Introduzione al Codice CIN
Dal 2023, il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è diventato obbligatorio per tutte le strutture turistiche in Italia, inclusi bed & breakfast, case vacanze e affitti brevi. Il CIN sostituisce il vecchio Codice Identificativo Regionale (CIR) e ha l’obiettivo di rendere più trasparenti le attività turistiche, facilitando l’identificazione delle strutture regolarmente autorizzate. Il codice alfanumerico viene rilasciato dall’ente territoriale competente o, in caso di nuove attività, direttamente dal Ministero del Turismo.
L’esposizione del CIN è obbligatoria sia su piattaforme digitali, come Airbnb e Booking, che sulle targhe fisiche associate alla struttura. Ma quali sono i dettagli dell’applicazione del CIN e come deve essere esposto correttamente per evitare sanzioni?
Evoluzione dal CIR al CIN
La transizione dal CIR al CIN è parte di una normativa più ampia finalizzata a regolare e monitorare il settore turistico, garantendo che tutte le attività siano registrate e conformi alle leggi locali. Mentre il CIR era gestito a livello regionale, il CIN ha una portata nazionale e viene utilizzato per identificare univocamente ogni struttura turistica. Questa unificazione rappresenta un miglioramento nella gestione del settore, garantendo maggiore trasparenza e uniformità su tutto il territorio italiano.
Chi deve esporre il CIN
Il CIN è obbligatorio per tutte le strutture che offrono alloggi turistici a breve termine. Questo include:
- Case vacanze
- Bed & Breakfast (B&B)
- Affitti brevi, anche attraverso piattaforme come Airbnb o Booking
- Altre strutture ricettive temporanee
Se una struttura offre affitti per periodi inferiori a 30 giorni, è tenuta a registrarsi e ottenere il CIN, che dovrà essere esposto in maniera visibile e corretta.
Come ottenere il CIN
Il procedimento per ottenere il CIN varia in base alla tipologia e alla località della struttura. Generalmente, le strutture già esistenti devono richiedere il codice presso l’ente territoriale, mentre le nuove strutture lo ricevono tramite un’apposita piattaforma gestita dal Ministero del Turismo. La registrazione prevede la presentazione di documenti amministrativi che attestano la regolarità della struttura e l’adempimento di tutti gli obblighi fiscali e normativi.
Esposizione del CIN su targhe e targhette
Una volta ottenuto, il CIN deve essere esposto in modo chiaro sia su targhe fisiche che su insegne all’ingresso della struttura. È possibile applicare il codice su diversi tipi di supporto:
Targhe d’ingresso: il CIN deve essere affiancato al nome della struttura e posizionato in un punto ben visibile.
Insegne luminose: per B&B o strutture con insegne esterne, il CIN deve essere ben leggibile.
Targhette citofono: in condomini dove è vietata l’affissione di targhe, il CIN può essere inserito sulla targhetta del citofono.
Normativa sulle sanzioni per mancata esposizione del CIN
Le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo di esposizione del CIN possono essere molto onerose. In particolare:
Mancata esposizione del CIN su targhe o insegne fisiche: multa da 500 euro a 5.000 euro.
Queste cifre dimostrano quanto sia importante per i gestori di strutture turistiche assicurarsi che il CIN sia correttamente esposto, sia fisicamente che online.
Esempi di targa locazione turistica con CIN
Scopri alcuni esempi di targhe per strutture turistiche, conformi alle normative di diverse regioni. Puoi realizzarle facilmente utilizzando la configurazione rapida direttamente nella sezione dedicata alle targhe per strutture ricettive con CIN.
Nel caso in cui le autorità regionali richiedano specifiche grafiche, ti consigliamo di utilizzare il nostro configuratore avanzato, disponibile nella pagina delle targhe da esterno, per garantire una personalizzazione completa e conforme ai requisiti.
Configurare online targhette CIN personalizzate
InventivaShop offre una vasta gamma di soluzioni per personalizzare targhe e insegne, attraverso l’uso del configuratore grafico online, perfettamente adatte per ospitare il CIN. Materiali come plexiglass, alluminio anodizzato e ottone sono ideali per creare targhe eleganti e resistenti, che rispettano le normative senza compromettere l’estetica della struttura. Le targhe personalizzate possono essere progettate per adattarsi perfettamente allo stile di ogni struttura turistica, offrendo soluzioni raffinate per strutture di lusso o alloggi più moderni. Mediante il configuratore è possibile aggiungere il logo o il nome della struttura e inserire nuovi campi testo con il nuovo codice CIN.
Stili di font consigliati per il codice CIN
Il font per il codice CIN (Codice Identificativo Nazionale) di solito è monospaziato, come il font “Courier” o “Courier New”. Questo perché i caratteri monospaziati hanno la stessa larghezza e aiutano a mantenere l’allineamento e la leggibilità dei codici. Tuttavia, le specifiche possono variare a seconda delle normative o dei requisiti del contesto in cui viene utilizzato.
Ecco alcuni esempi di font chiari e leggibili:
Helvetica: Un font sans-serif molto chiaro e pulito.
Arial: Simile a Helvetica, è ampiamente utilizzato e leggibile.
Verdana: Progettato per una leggibilità ottimale su schermi.
Tahoma: Simile a Verdana, con una leggibilità eccellente.
Calibri: Il font predefinito in molte applicazioni di Microsoft Office, chiaro e moderno.
Gotham: un font sans-serif noto per il suo aspetto pulito, moderno e geometrico. La sua chiarezza e leggibilità lo rendono molto popolare.
Questi font sono progettati per essere leggibili e possono funzionare bene in molte situazioni. Per i codici che richiedono un allineamento preciso, i font monospaziati come Courier New, rimangono la scelta migliore.
Eccezioni per i condomini e altri contesti
In contesti come i condomini, dove l’affissione di targhe o insegne potrebbe essere vietata, è possibile esporre il CIN su targhette citofono. Questo garantisce che la struttura sia comunque conforme alla normativa senza infrangere regolamenti condominiali e incorrere in sanzioni.
Segnaletica di sicurezza nei B&B e case vacanze: la nuova normativa
Oltre all’esposizione del CIN, le nuove normative introducono requisiti di sicurezza obbligatori. Tra questi, l’obbligo di installare segnalatori di fumo, rilevatori di monossido di carbonio e almeno un estintore portatile da 6 kg ogni 200 metri quadrati. Questi dispositivi devono essere adeguatamente rappresentati tramite appositi cartelli di segnaletica di sicurezza.
In strutture eleganti, anche la segnaletica di sicurezza può essere scelta con cura, optando per materiali discreti ma efficaci come il plexiglass. Questo permette di mantenere un’armonia estetica pur rispettando le normative vigenti.
Per concludere
L’esposizione corretta del CIN e l’adeguamento alle normative di sicurezza sono fondamentali per evitare sanzioni e mantenere una buona reputazione. Strutture turistiche che curano l’aspetto delle loro targhe e segnaletica offrono un’immagine di professionalità e attenzione ai dettagli, fondamentali per attrarre clienti e rispettare le leggi.
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